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Paolo Virzì

Produttore, Regista, Sceneggiatore

 

Biografia di Paolo Virzì

Paolo Virzì riesce a raccontare il dolce e l’amaro della nostra società attraverso storie entusiasmanti, a tratti drammatiche, con un pizzico di ironia, come nella migliore tradizione. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1987, sotto lo sguardo di insegnanti del calibro di Furio Scarpelli, collabora successivamente con quest’ultimo a diversi script, tra cui “Tempo di uccidere” (1989) di Giuliano Montaldo, “Turné” (1990) di Gabriele Salvadores, “Condominio” (1991) di Felice Farina e “Centro storico” (1992)di Roberto Giannarelli.
Il debutto alla regia avviene nel 1994 con “La bella vita” con Sabrina Ferilli e Massimo Ghini. Ambientata nella sua amata Toscana, la pellicola descrive in chiave amorosa la crisi della classe operaia, prendendo spunto dai grandi della commedia all’italiana come Monicelli. Il film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, viene premiato con il Ciak d’Oro, Il Nastro d’Argento e il David di Donatello. Il 1995 è l’anno di “Ferie d’agosto”, ambientato sull’isola di Ventotene, con un ottimo cast tra cui figura di nuovo la Ferilli, Silvio Orlando, Laura Morante, per un racconto corale sull’Italia dei vacanzieri, con uno sguardo profondo sulla politica che cambia ed influenza il paese. Questa seconda regia gli fa ottenere il David di Donatello come Miglior Film dell’anno. Ma il vero successo arriva nel 1997, con la brillante commedia dai toni aspri “Ovosodo”, girato nella sua Livorno, (Ovosodo è appunto un quartiere della città). Il protagonista è un ragazzo che framille difficoltà cerca di trovare il suo posto nel mondo, fra amicizie sbagliate e sobborghi di città. Dà il volto a questo straordinario personaggio l’esordiente Edoardo Gabriellini, nel cast anche Claudia Pandolfi e Nicoletta Braschi. Il film riscuote un enorme risonanza sia di pubblico che di critica, vincendo il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia.
La carriera del regista è in ascesa: gira “Baci e abbracci” nel 1999, e “My names is Tanino” del 2002. Quest’ultimo ha una lavorazione travagliata a causa della situazione finanziaria in cui si trova il gruppo di produzione Cecchi Gori. Successivamente dirige una nuova esordiente, Alice Teghil, in “Caterina va in città” (2003), con Sergio Castellitto e Margherita Buy, incentrato sulla storia di una famiglia che fai i conti con un trasloco in una grande città, fra incomprensioni, ambizioni e voglia di integrarsi. Anche questa volta Virzì fa centro: Margherita Buy vince il Nastro d’Argento 2004 e il David di Donatello come Miglior Attrice non Protagonista. Nel 2006 Virzì si cimenta con lo storico “N – Io e Napoleone”, con Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, il francese Daniel Auteuil e il protagonista Elio Germano. La pellicola riesce ad essere incredibilmente attuale, inserendo nella trama ottocentesca qualcosa di moderno. Paolo trova anche il tempo per dedicarsi alla recitazione, si fa dirigere da Nanni Moretti ne “Il Caimano”, dando il volto ad un divertente dirigente.
Dà nuovamente prova di essere un brillante artista nel 2008 con “Tutta la vita davanti”, racconto amaro del precariato che imperversa nella nostra società. Ambientato all’interno di un call-center, il regista si muove leggero tra i protagonisti, evidenziando le paure, le difficoltà e le aspettative dei giovani d’oggi.Il cast è formato dall’ ormai attrice simbolo Sabrina Ferilli, Micaela Ramazzotti (moglie di Virzì nella vita dal 17 gennaio 2009), Elio Germano e la siciliana Isabella Ragonese. La pellicola ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, tra i quali: il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro come Miglior Film, il Ciak d’Oro per Miglior Film e Migliore Regia, oltre i vari premi conferiti alle protagoniste. Nel 2010 dirige Valerio Mastandrea e la moglie ne "La prima cosa bella", Quello che caratterizza lo stile di Virzì è la capacità di saper prendere spunto dai grandi registi del ‘900, rielaborando l’esperienza del passato in chiave moderna.
Ogni suo film ci fa riflettere sul mondo in cui viviamo, facendoci ridere delle nostre difficoltà. Una capacità che non riesce a molti purtroppo. Le sensazioni che abbiamo quando si esce dal cinema dopo aver visto un suo lavoro, sono un misto di allegria ed “amaro in bocca”, un classico della commedia all’italiana.

Paolo Virzì
Data di nascita: 04/03/1964
Paese: Italia
Città: Livorno


 

 


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